29 Novembre 2023
Mentre riflettiamo su questo storico 29 novembre, che segna 76 anni dal piano di spartizione dell’ONU, il mondo deve restare unito in solidarietà con il popolo palestinese, riconoscendo il loro intrinseco diritto di resistere all’occupazione e di raggiungere l’autodeterminazione. In occasione della Giornata Internazionale della Solidarietà con il popolo palestinese, quest’ anno più che mai segnata dal dolore, Broken Chalk esorta e sostiene fortemente l’unione del popolo palestinese in uno stato sovrano e la risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, che dura da più di 75 anni. Il 29 novembre 1947, le Nazioni Unite adottarono il piano di ripartizione, realizzando l’idea di uno stato ebraico e uno stato palestinese, con Gerusalemme costituita zona internazionale “corpus separatum.” Questa decisione pose le basi per la cosiddetta soluzione dei due stati, che si basa sui principi dell’ uguaglianza di diritti e dell’ autodeterminazione, così come sanciti dall’ Articolo 1(2) della Carta delle Nazioni Unite.1
Alla luce dei recenti avvenimenti, Broken Chalk condivide la posizione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, secondo cui gli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas “non sono un fatto isolato” ma sono inseriti nella lotta per l’autodeterminazione che dura da 75 anni e nella resistenza all’ occupazione israeliana.2Dall’ attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, si contano più di 12 000 vittime civili nella Striscia di Gaza, di cui più di 5 000 sono bambini.3 “Gaza è diventata un cimitero per bambini”, afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres4
Broken Chalk ribadisce l’importanza di promuovere un dialogo politico bipartitico per giungere ad una soluzione duratura del conflitto israelo-palestinese. Nel riconoscere la necessità della soluzione dei due stati, sottolineiamo che il cammino verso un’autentica autodeterminazione per i palestinesi deve essere avviato dalla gente comune. Bisogna garantire piena autonomia alla società civile affinché possa dar vita e forma al proprio stato, senza imposizioni provenienti dall’esterno. Considerando le lunghe aspirazioni all’autodeterminazione palestinese, è evidente che un passo essenziale in avanti risiede nel riconoscere ai Palestinesi il diritto di costruire un modello di stato in modo indipendente, liberi da pressioni esterne imposte da Israele o dalla comunità internazionale.
In questo giorno, il 29 novembre, è imperativo ribadire con passione l’urgente necessità di mantenere l’impegno per una soluzione favorendo la coesistenza di due stati, promuovendo un ambiente in cui sia i Palestinesi che gli Israeliani prosperino con un’autonomia e sovranità incondizionate. L’unione tra i palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza non dovrebbe essere solamente considerata, ma deve essere riconosciuta come una soluzione duratura negli impegni programmatici di Israele e nella coscienza collettiva della comunità internazionale. La divisione esistente tra i palestinesi di questi due territori non solo ostacola la realizzazione dell’autodeterminazione palestinese, ma perpetua anche le sfide poste dagli insediamenti illegittimi in Cisgiordania e l’evidente stagnazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP).
Riconoscendo il diritto alla legittima difesa di Israele nei confronti di un’organizzazione terroristica totalmente intenzionata a smantellare lo stato ebraico, Broken Chalk evidenzia l’estrema importanza del costante rispetto del diritto internazionale, specialmente della proporzionalità nel rispondere alle minacce alla sicurezza5 ICondannando gli attacchi deplorevoli di Hamas, è cruciale sottolineare la discrepanza nell’ approccio di Israele. I metodi impiegati dalle Forze di Difesa Israeliane sembrano incoerenti con gli obiettivi prefissati, poiché l’allarmante rapporto di vittime rivela uno squilibrio evidente: per ogni civile israeliano perso, 10 palestinesi pagano con la propria vita6 Mentre navighiamo in questo complesso scenario, Broken Chalk supporta un approccio misurato e proporzionato, che rispetti i principi del diritto internazionale e che, allo stesso tempo, salvaguardi i diritti e le vite di tutti coloro interessati dal conflitto.
I recenti attacchi hanno inflitto un colpo significativo alle prospettive di una soluzione tra i due stati e delle inchieste indicano il trasferimento di palestinesi da Gaza verso il Sinai e l’ Egitto, durante le trattative.7 È essenziale fare luce sulle sfide che Gaza si ritrova ad affrontare, dove il limitato controllo sul proprio territorio, sui confini e sull’economia ostacola la sua capacità di esercitare piena autonomia. Broken Chalk condanna il trasferimento dei palestinesi nella zona sud della Striscia di Gaza e chiede a tutte le parti coinvolte di dare priorità al rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.8
Colpire le istituzioni scolastiche mina il diritto fondamentale e universale all’istruzione e ostacola le possibilità di un futuro radioso per i cittadini palestinesi. Dal momento che i bambini sono il futuro del nostro mondo, la comunità internazionale deve fare tutto il necessario per prevenire attacchi ai campi profughi e alle scuole, per prevenire l’ulteriore perdita di vite innocenti di uomini, donne e bambini. Ci auguriamo una collaborazione con altre ONG per avviare una raccolta fondi così da fornire pronto aiuto a tutti coloro che ne avessero bisogno a Gaza.
Nel dimostrare la nostra solidarietà ai cittadini palestinesi nella giornata di oggi, Broken Chalk chiede alla comunità internazionale di rinnovare il proprio impegno per una risoluzione imparziale e duratura che rispetti i diritti e le aspirazioni sia dei cittadini palestinesi che israeliani. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e una revisione del piano di separazione delle Nazioni Unite, in cui entrambe le parti possano sostenere il loro diritto all’autodeterminazione.
Comunicato con il dovuto rispetto da Broken Chalk.
Firmato,
Broken Chalk
Tradotto in italiano da Eliana Riggi e Anna Moneta dal post originale in inglese.
References
1 https://www.un.org/securitycouncil/content/purposes-and-principles-un-chapter-i-un-charter#rel1
2 https://www.politico.eu/article/israel-united-nations-antonio-guterres-hamas-attack-vacuum-comments/
3 https://www.aljazeera.com/news/2023/11/18/israeli-air-strikes-kill-28-palestinians-in-southern-gaza#:~:text=Since October 7, more than,to about 2.3 million people.
4 https://www.dci-palestine.org/4237_palestinian_children_killed_as_gaza_becomes_graveyard_for_children
5 https://guide-humanitarian-law.org/content/article/3/proportionality/
6 https://www.youtube.com/watch?v=9jsJYHuGPms
7 https://www.timesofisrael.com/intelligence-ministry-concept-paper-proposes-transferring-gazans-to-egypts-sinai/
8 https://edition.cnn.com/2023/11/08/world/palestinians-fleeing-south-gaza-city-unbearable-situation/index.html
9 https://www.wionews.com/world/at-least-50-killed-in-israeli-airstrikes-on-al-fakhoora-school-in-gazas-jabalia-refugee-camp-660179
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