Il 17 gennaio 2022, il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan ha visitato l’Albania con un programma che prevedeva l’inaugurazione di opere di infrastruttura, in particolare il complesso di appartamenti realizzato a Lac con i fondi del governo turco, per ospitare le famiglie colpite dal terremoto del 2019 che ha colpito l’Albania, provocando 51 morti, oltre 1000 feriti e altri 17.000 sfollati. I lavori finanziati dalla Turchia includevano il restauro di due scuole e una piazza che, in segno di gratitudine, è stata chiamata “Recep Tayyip Erdogan”. Il titolo di “Cittadino Onorario” è stato assegnato al Presidente della Turchia.
Inoltre, il Presidente turco ha inaugurato la Moschea Ethem Bey nel centro di Tirana, un prezioso e unico monumento dell’era ottomana in Albania che è stato restaurato da TIKA (Agenzia turca di cooperazione e coordinamento).
Il piano prevedeva il rafforzamento dei legami bilaterali, che si è concluso con la firma di sette accordi di cooperazione. Durante l’incontro, il presidente turco Erdogan e il primo ministro Edi Rama hanno elogiato la stretta collaborazione tra i due paesi, soprattutto in economia, cultura, forze dell’ordine, ecc. Secondo l’ultimo rapporto sul commercio estero in Albania, la Turchia è al secondo posto dopo l’Italia in termini di valore degli scambi, facendo così della Turchia un importante partner strategico.
Vale la pena notare che l’incontro è stato discusso in termini di “fratellanza tra i paesi”. “Quello che voglio sottolineare è il principio per cui la fratellanza non è venire quando è chiamata, ma venire quando il fratello ne ha bisogno. Pertanto, continueremo a sostenervi“, ha affermato il presidente Erdogan.
Ma questa fratellanza è incondizionata?
Guardando al proseguimento dell’incontro e alle parole dello stesso Presidente: “Danneggia profondamente la nostra nazione che FETO possa ancora operare in… Albania. Nel prossimo periodo, la nostra più sincera aspettativa è che più concrete, persistenti e rapide misure vengano prese contro le strutture FETO in Albania“. Possiamo dire che la fratellanza arriva con una richiesta, se non con una condizione.
“FETO” è la cosiddetta organizzazione di sostenitori del predicatore turco in esilio Fethullah Gülen, accusata da Erdogan e il suo governo di essere un’organizzazione terroristica oltre ad aver orchestrato il fallito golpe del 2016, portando alla morte di oltre 270 persone. “Il fatto che FETO possa ancora trovare aree di attività nell’amica e sorella Albania ferisce la nostra nazione, la quale ha subito il martirio dei suoi figli”, dice Erdogan.
I primi investimenti di Gülen sono iniziati in Albania nel 1992 con l’apertura del college maschile Mehmet Akif, che ora controlla le scuole tradizionali islamiche in Albania, conosciute come madrase e college turchi, oltre ad operare in diverse altre organizzazioni.
L’organizzazione ha un impatto significativo nei Balcani. Secondo i dati pubblicati dall’agenzia di stampa turca Anadolu, l’organizzazione opera in circa 40 scuole, di cui 15 in Bosnia ed Erzegovina, 12 in Albania, 7 in Macedonia, 5 in Kosovo ed una in Serbia.
La pressione del governo turco sui paesi balcanici a questo proposito è iniziata nel 2016. Il governo ha impedito alle scuole di proprietà turca di usare la bandiera turca e altri simboli. Da allora, l’Albania si è ufficialmente rifiutata di collaborare con le autorità turche per consegnare loro dei membri del movimento Gülen.
Inoltre, dal 2016, l’Albania non ha consentito l’assunzione di direzione delle istituzioni educative affiliate a Gülen da parte della Fondazione Maarif, gestita dallo stato turco, ma il governo albanese ha concesso alla Fondazione Maarif il permesso di aprire le proprie scuole.
A proposito della condizione fissata il 17 gennaio, il capo del governo albanese ha affermato che l’Albania non deve nulla a Erdogan o alla Turchia, così come né la Turchia né Erdogan devono nulla all’Albania. “Non ci sono debiti tra amici e fratelli“, ha detto Rama, rispondendo così, di nuovo, negativamente alla richiesta di Erdogan di agire contro il Movimento Gülen.
Questo incontro è stato ampiamente discusso nei media locali e internazionali. La stampa locale ha commentato che la conferenza ha coinciso con il 554° anniversario della morte dell’eroe nazionale, Gjergj Kastrioti (Skanderbeg), il simbolo della resistenza albanese contro l’occupazione dell’Impero Ottomano dei territori albanesi e oltre, di tutti i Balcani. Attraverso un lungo articolo pubblicato sui social network, il primo ministro Edi Rama ha reagito elencando alcuni punti che, secondo lui, dimostrano che non c’è collegamento tra i due eventi.
Gli opinion leader e gli analisti politici in Albania hanno visto questo incontro non come una fratellanza ma come un “vassallaggio”. Secondo loro, la sua espressa fratellanza rende l’Albania meno orientata all’occidente, i cui valori l’Albania ha abbracciato. Questo è stato commentato anche dai media greci, precedentemente, il Penta Postagma ha interpretato che lo scopo di questa visita è quello di consentire ad Erdogan di riunificare la Grande Albania, che – secondo l’articolo – egli vede come provincia del Grande Impero (turco).
In conclusione, si può dire che il coinvolgimento della Turchia in Albania e nei Balcani, in generale, faccia parte di una strategia turca più ampia: cerca di migliorare la sua immagine di partner onesto attraverso l’aiuto economico e umanitario nei Balcani e di distogliere l’attenzione dall’UE. Come obiettivo di medio-lungo termine, la Turchia punta ad aumentare la sua influenza in Europa, rafforzando la sua presenza attraverso continui dibattiti con l’UE.
Scritto da Xhina Cekani
Tradotto da Francisca Orrego Galarce da President of Turkey, Recep Tayyip Erdogan, visits Albania: Brotherhood or Strategic Instrument?
Sources:
Turkish leader Erdogan visits Albania to boost ties – ABC News (go.com)
Turkey’s Erdogan in Albania to boost bilateral ties | The Independent
Erdogan Opens Apartment Complex in Albania for Quake Victims | Balkan Insight
What Did Erdoğan Do In Albania? — Greek City Times
Turkish President Recep Erdogan visits Albania | Foreign Brief
Vizita e Erdogan, Nesho: Rama sillet si vasal, Shq – Syri | Lajmi i fundit
Vizita e Erdogan në Shqipëri, si u komentua në mediat greke – Opinion.al
Turkish President Recep Erdogan visits Albania | Foreign Brief
Rama i përgjigjet ultimatumit të Erdoganit për sulm ndaj Lëvizjes Gulen – Gazeta Express